Glossario globalizzazione
  • ACP
  • Aggiustamento strutturale SAPs
  • Banca Mondiale
  • Bilancia dei pagamenti
  • Conferenza di Bretton Woods
  • FMI Fondo Monetario Internazionale
  • GATT
  • G8
  • HIPC
  • MAI
  • Multinazionali
  • NAFTA
  • OSCE
  • OGM
  • Paradisi fiscali
  • PIL
  • Privatizzazioni
  • Protezionismo
  • Protocollo di KYOTO
  • Ragioni di scambio
  • Sviluppo sostenibile
  • TOBIN TAX
  • Tariffe e dazi doganali
  • TRIP
  • UNDP
  • WTO

  • ACP (African Caribbaen and Pacific): Comprende i paesi dell'Africa subsahariana, dei Caraibi e del Pacifico, con cui la Comunità Europea ha firmato la convenzione di Lomè nel 1975. I paesi ACP firmatari della prima convenzione furono 46, saliti a 68 il 1° marzo del 1990 al rinnovo della stessa. Tra i membri di maggiore rilevanza economica vi sono Angola, Camerun, Costa d'Avorio, Etiopia, Giamaica, Kenia, Nigeria, Somalia, Sudan, Tanzania, Zambia, Zimbabwe. La convenzione prevede che, tra Unione Europea (UE) e i paesi in via di sviluppo firmatari, vi siano rapporti preferenziali di scambio. I principali obiettivi della convenzione sono: incrementare la cooperazione commerciale; porre rimedio alle fluttuazione dei prezzi dei prodotti primari e minerari; la lotta alla desertificazione e alle malattie endemiche, libero accesso dei prodotti d'esportazione dei paesi ACP nell'UE. La convenzione ha durata decennale. A causa della condanna emessa nel 1999 da parte del WTO (che considera la convenzione di Lomè un'alterazione del libero scambio tra i paesi) l'Unione Europea è stata soggetta a sanzioni economiche. Nel 2000 anno di rinnovo della convenzione sono state ridotte notevolmente le agevolazione ai paesi ACP.

    Aggiustamento strutturale (politiche di) SAPs: interventi sui bilanci e sulle economie dei paesi fortemente indebitati allo scopo di ridurre il peso del deficit. Sono politiche imposte a tali paesi dal Fondo Monetario Internazionale come conditio sine qua non per avere accesso ai prestiti elargiti da tale istituzione; esse consistono essenzialmente: in forti tagli alla spesa pubblica, nell'abolizione delle barriere doganali, nella privatizzazione dei settori produttivi e dei servizi, nell'eliminazione dei sussidi e delle sovvenzioni statali allo scopo di favorire la liberalizzazione dei mercati locali di lavoro e capitale

    Banca Mondiale: nome comunemente usato per la "Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo". Creata nel 1944 durante la Conferenza di Bretton Woods con lo scopo originario di sostenere lo sforzo di ricostruzione post-bellico nei vari paesi interessati. Nel corso del tempo ha progressivamente ridefinito i suoi compiti, che oggi consistono in un ruolo di supporto ai progetti di sviluppo dei paesi poveri ed in modo particolare al finanziamento degli investimenti infrastrutturali (dighe, centrali elettriche, porti ecc).

    Bilancia dei Pagamenti: Conto in cui vengono registrate le transazioni economiche intercorse durante un certo periodo di tempo tra imprese, istituzioni o persone fisiche di un paese e analoghe controparti di un altro paese. La bilancia dei pagamenti ha due conti, il conto delle partite correnti ed il conto dei Movimenti di Capitali, che devono, per definizione, pareggiarsi. Il più citato è il conto che si riferisce alle partite correnti. (Conto delle partite correnti: Le operazioni commerciali "visibili" - note, negli Stati Uniti, come commercio di merci - ossia le importazioni e le esportazioni di beni. Le transazioni "invisibili" - entrate ed uscite relative a servizi, quali noli, assicurazioni, attività bancarie, turismo, pagamenti di interessi e di dividendi. I trasferimenti privati, quali rimesse degli emigranti. I trasferimenti ufficiali - ad esempio, pagamento degli interessi sul debito estero o pagamenti ad istituzioni internazionali. A volte, tuttavia, le partite correnti vengono indicate al netto dei trasferimenti ufficiali.)

    Conferenza di Bretton Woods: conferenza internazionale tenutasi nel 1944 negli Stati Uniti allo scopo di pianificare il nuovo assetto economico globale dopo la seconda guerra mondiale. I rappresentanti dei paesi vincenti del conflitto mondiale si incontrarono a Bretton Woods nel New Hampshire (Stati Uniti) e si accordarono sulla creazione di un sistema di liquidità internazionale ed un regime di cambi che avrebbero dovuto essere gestiti dal FMI che si realizzò solo nel 1945, ma senza l'adesione dell'URSS. Fu la prima volta in cui si formalizzò un accordo a livello mondiale che stabiliva regole di funzionamento per il Sistema Monetario Internazionale. La ratio della conferenza era quella di creare meccanismi per facilitare gli scambi internazionali. L'accordo ha dato vita al Sistema Monetario Internazionale in vigore per vent'anni dopo la Seconda Guerra Mondiale ed ha creato Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e la Banca Mondiale.

    FMI (Fondo Monetario Internazionale): istituzione internazionale fondata nel corso della Conferenza di Bretton Woods allo scopo di gestire in maniera ordinata i flussi internazionali di moneta e di intervenire in caso di crisi finanziarie locali. In pratica il FMI interviene elargendo prestiti ai paesi privi di valuta pregiata per fare in modo che essi non riducano gli scambi commerciali. Oggi svolge prevalentemente una funzione di "prestatore di ultima istanza" su scala globale, garantendo prestiti a paesi indebitati in cambio di politiche di aggiustamento strutturale delle loro economie. Supervisore e rete di sicurezza del Sistema Monetario Internazionale. Il Fondo venne creato, contemporaneamente all'istituzione gemella che gli sorge di fronte a Washington, la Banca Mondiale, con lo scopo di sorvegliare il sistema dei tassi di cambio fissi istituito in quella sede. Questi poteri di vigilanza - gli Stati membri dovevano chiedere l'autorizzazione del FMI per poter modificare la parità della propria valuta di più del 10% - scomparvero con la scomparsa dei tassi fissi tra il 1971 ed il 1973. Da allora il FMI è stato ancor più coinvolto nelle politiche economiche è valutarie dei Paesi membri, concedendo prestiti ed al tempo stesso tentando di far accettare aggiustamenti ai Paesi con più gravi problemi di bilancia dei pagamenti

    GATT (General Agreement on Tariffs and Trade): Accordo Generale sulle Tariffe e il Commercio, sistema di regolamentazione, basato sul negoziato, fondato nel 1947. Il primo accordo è composto di 38 articoli e sancisce i principi che ogni paese deve attuare per camminare sulla strada del libero commercio. Dopo il 1947 sono state condotte altre quattro trattative (Rounds). Ogni round ha assunto un nome, l'ultimo è stato denominato Uruguay Round, nel 1995 il GATT è stato sostituito dal WTO.

    G8: gruppo degli otto paesi più industrializzati del pianeta, che si incontra periodicamente per prendere decisioni informali relative all'assetto politico ed economico internazionale. Originariamente noto come G7 (comprendeva Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia e Canada) ha visto aggiungersi, come membro a pieno titolo solo per le questioni politiche, anche la Russia nel 1990.

    HIPC (Heavily Indebted Poor Country) Initiative : piano elaborato dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario Internazionale per ridurre il debito estero dei paesi più poveri, imponendo però drastiche condizioni di politiche di aggiustamento strutturale delle proprie economie

    MAI (Multilateral agreement on investments) : letteralmente "Accordo multilaterale sugli investimenti". Proposta di trattato internazionale di liberalizzazione degli investimenti esteri che prevede forti limitazioni nelle capacità dei governi nazionali di regolarizzarli. Presentato in sede WTO, ha incontrato fortissime resistenze alla sua approvazione da parte dei paesi poveri e la sua promulgazione è tuttora bloccata.

    Multinazionali: Imprese che operano in più di un Paese, note anche come transnazionali. Un rapporto delle Nazioni Unite ha stimato che le multinazionali coprono il 20% della produzione industriale del mondo e che i loro scambi interni - ossia tra filiali della stessa società - rappresentano, secondo altre stime, circa il 10% del commercio mondiale. Dalla metà degli anni '70, gli investimenti delle grandi compagnie multinazionali - sostenuti dall'espansione dei flussi finanziari , speculativi e non - si sono orientati in modo sempre più sostenuto verso l'acquisizione di imprese e hanno dato origine ad una concentrazione di potere economico che non ha paragoni nella storia recente. Questo processo ha coinvolto, a diverso livello, tutte le corporation che operavano a livello mondiale. Le prime duecento società multinazionali che dall'inizio degli anni '80 hanno conosciuto un'espansione ininterrotta del loro fatturato e della loro capacità produttiva. La quota di fatturato complessivo di queste società - molte delle quali con un volume di affari superiore al bilancio annuale di molti Stati nazione - è infatti passata dal 17% del PIL mondiale della metà degli anni '70 al 24% del 1982, per superare il 30% nel 1995. Oggi, sono poche le società che costituiscono succursali interamente di loro proprietà in Paesi stranieri e pensano di poterle gestire a loro piacimento. Più frequente è il caso di appalti "CHIAVI IN MANO" e di OPERAZIONI DI RIACQUISTO. Le multinazionali odierne favoriscono la compartecipazione di azionisti locali e sono, spesso, più interessate a vendere e ad adattare tecnologie brevettate che a produrre.

    NAFTA (North American Free Trade Agreement) : letteralmente "Accordo per il libero commercio in Nord America". Diventato operativo il 1° gennaio 1994, ha come obiettivo l'abbattimento delle barriere doganali per il commercio e gli investimenti tra Canada, Messico e Stati Uniti, fornendo una protezione agli investimenti delle multinazionali e tutelando la "proprietà intellettuale"

    OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) : organizzazione internazionale costituita nel 1961. Lo scopo di questo organismo è: quello di favorire lo sviluppo economico degli stati membri (24 paesi: Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia , Giappone, Gran Bretagna, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svesia, Svizzera, Turchia, USA), eliminare gli ostacoli di qualunque tipo agli scambi internazionali, fornire aiuti e assistenza tecnica ai paesi in via di sviluppo. Oltre ai rappresentanti dei paesi membri alle riunioni dell'OCSE partecipano, in qualità di esperti, diversi rappresentanti delle maggiori imprese internazionali finanziarie e produttive.

    OGM (Organismi Geneticamente modificati) : organismi le cui proprietà genetiche sono state modificate attraverso la manipolazione dei geni per ottenere varietà con particolari caratteristiche.

    Paradisi fiscali: Stati sovrani che possiedono, all'interno del proprio ordinamento giuridico, una serie di caratteristiche peculiari capaci di attrarre forti movimenti di capitali stranieri in entrata. Ad esempio, vi si applicano minime o inesistenti tassazioni su tali capitali, sono ridotti al minimo gli adempimenti burocratici e le informazioni sui soggetti ivi operanti, è elevatissimo il grado di segretezza del sistema finanziario in generale e bancario in particolare.

    PIL (Prodotto Interno Lordo) : indicatore economico usato per misurare la crescita economica e che indica il valore di tutti i beni e servizi prodotti in un anno in un determinato paese. Il PIL è uguale ai consumi del settore privato + gli investimenti + la spesa pubblica + la variazione di capitale azionario + (le esportazioni meno le importazioni) e viene solitamente valutato a prezzi di mercato.

    Privatizzazione: Brutto neologismo, contrario dell'altrettanto brutto NAZIONALIZZAZIONE. Nel corso degli anni '80, i Paesi che, in precedenza, avevano acquisito al Settore Pubblico tutta una serie di servizi e di industrie, hanno cominciato a cambiare parere sulla bontà della proprietà di Stato. Si è rafforzata l'opinione che la proprietà privata e la concorrenza siano un incentivo all'efficienza ed inducano le imprese ad offrire un servizio migliore. La Gran Bretagna, sotto la guida della Signora Thatcher è stata l'esponente più agguerrito del nuovo corso: tra la fine del 1979 e la metà degli anni '80 sono state privatizzate innumerevoli aziende di Stato, tra cui la British Telecom, la Jaguar, la Britoil, la Amersham International, la British Gas ed altre ancora. La moda della privatizzazione si è imposta anche nella Germania Federale, in Francia, in Giappone, a Singapore, in Malaysia, in Tahilandia, in Brasile ed in molti altri Paesi. Trabocchetto: la privatizzazione è necessaria, ma non sufficiente ad assicurare l'efficienza a meno che non si abolisca il MONOPOLIO in cui operava l'azienda di Stato. Altro trabocchetto: i Governi hanno spesso corso il rischio di svendere le proprie attività sottocosto nell'intento di incoraggiare i privati, piuttosto che le istituzioni finanziarie, a diventare azionisti delle nuove aziende privatizzate.

    Protezionismo: Politica di sostegno ai produttori nazionali adottata dai singoli governi per contrastare la concorrenza estera.

    Protocollo di Kyoto: convenzione internazionale approvata nell'ambito delle Nazioni Unite che vincola i paesi industrializzati e quelli a economia in transizione (i paesi dell'est europeo) ad adottare una serie di misure di salvaguardia ambientale, soprattutto nell'ambito delle problematiche dei cambiamenti climatici. In modo particolare si impone di ridurre complessivamente del 5% le principali emissioni di gas responsabili dell'effetto serra entro il 2010.

    Ragioni di scambio: Rapporto tra prezzi delle esportazioni, normalmente espresso come indice. L'indice misura il potere di acquisto delle esportazioni di un determinato paese in termini delle importazioni che deve procurarsi. Ovvero quanto un paese deve esportare di un determinato prodotto per poter acquistare beni sul mercato internazionale.

    Sviluppo sostenibile: concezione dello sviluppo economico imperniata su di un rispettoso sfruttamento delle risorse ambientali e la cui definizione più appropriata è da ricercarsi nel rapporto Brundtland secondo cui lo sviluppo sostenibile è " uno sviluppo che dovrebbe soddisfare le necessità di chi oggi vive sul pianeta, senza mettere a rischio le necessità delle generazioni future".

    Tobin Tax: tassa sulle transazioni valutarie proposta dall'economista statunitense James Tobin (Nobel per l'economia nel 1981) finalizzata a ridurre la speculazione su tali operazioni, disincentivando gli investimenti di breve periodo e rendendo più trasparenti i flussi valutari internazionali.

    Tariffe e dazi doganali: Imposte sulle importazioni, normalmente espresse in percentuale sul valore delle merci. Utilizzate in passato come entrate per lo stato, oggi le tariffe vengono comunemente usate come strumento protezionistico, allo scopo di proteggere i produttori nazionali dalla concorrenza straniera.

    TRIP (Trade-Related Aspects on Intellectual Property Rights) : accordo internazionale stipulato in ambito WTO con il quale si vuole regolamentare su scala internazionale il problema dei diritti di proprietà intellettuale. Nell'accordo, tale definizione è assai ampia, consentendo di estendere il diritto di brevetto non solo agli ambiti tradizionali, ma anche ai prodotti farmaceutici, alle varietà botaniche, ai geni animali ed umani, con esclusione, in pratica, delle sole cure mediche.

    UNDP (United Nation Development Program) : Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo fondato a New York nel 1965, è il principale organismo di assistenza tecnica del sistema ONU. Aiuta, senza limitazioni politiche, i paesi in via di sviluppo a dotarsi di servizi amministrativi e tecnici di base, prende l'iniziativa di avviare programmi di cooperazione regionale e, in linea di principio, coordina le attività locali dell'insieme dei programmi operativi delle Nazioni Unite. Ogni anno pubblica il Rapporto sullo Sviluppo Umano

    WTO (Organizzazione mondiale del commercio) : organizzazione internazionale fondata nel 1995 avente potere cogente sui meccanismi degli scambi commerciali internazionali. Le sue decisioni si impongono in maniera vincolante all'interno dei singoli Stati membri, scavalcando la stessa sovranità nazionale, non solo nei tradizionali ambiti mercantili (tariffe, quote, standard commerciali) ma anche in ambiti molto più vasti, come la salute e l'ambiente.